mercoledì 14 dicembre 2016

STEP 23: Il tè verde scuro: un colore "selvaggio"



La dimensione primitiva del mio colore è intuibile dal nome stesso. In questo post vi parlerò della preparazione del tè verde, a partire dalla lavorazione delle sue foglie.

Esistono varie tipologie di the: verde, nero, bianco, giallo e rosso. La produzione di un tipo rispetto a un altro dipende dai diversi metodi di lavorazione delle foglie della stessa pianta, la camelia sinensis. Questi sistemi sono rimasti perlopiù invariati negli ultimi secoli e comprendono le fasi di appassimento, arrotolamento, fermentazione ed essicazione.

Dopo la raccolta (spesso ancora realizzata a mano), le foglie raggiungono i centri di lavorazione, dove sono disposte in appositi magazzini su graticci sovrapposti. Qui avviene l’appassimento per ventilazione naturale (grazie alle correnti d’aria presenti) o artificiale (per mezzo di apparecchi che soffiano aria calda). Il procedimento dura dalle 18 alle 24 ore e consente di far perdere alle foglie fino al 50% del loro contenuto d’acqua, diventando così più morbide e facili da arrotolare. Per produrre the nero è necessaria una temperatura di 25-30 °C. Per avere the verde serve un calore maggiore (fino a 50 °C) così da evitare la successiva fermentazione delle foglie. Le stesse, dopo esser state appassite, vengono arrotolate. L’arrotolamento, in alcuni casi, viene ancora oggi fatto a mano.

Subito dopo le foglie vengono trasportate su nastri in particolari forni dove restano una ventina di minuti a 90 °C per l’ultima fase, l’essiccamento. A questo punto il the viene classificato, confezionato in ceste e presentato alle aste, dove i rappresentanti delle case distributrici preleveranno campioni da spedire alle proprie aziende. Qui i tea taster assaggeranno le partite, decidendo quali acquistare.


PER APPROFONDIRE

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